Rinasce La Voce Regina, domani la presentazione in Salaborsa

copertina di Rinasce La Voce Regina, domani la presentazione in Salaborsa

Nuova veste grafica e nuovi contenuti per l’archivio multimediale di poesia ora consultabile anche da remoto

La Voce Regina riapre raddoppiando l’offerta delle voci di poeti e poete, con un consistente ampliamento sia della sezione storica (La Voce Regina 1) dedicata alla poesia sonora, sia di quella della grande stagione della poesia ispano-americana (La Voce Regina 3).

Il nuovo archivio multimediale de La Voce Regina verrà presentato domani, venerdì 10 febbraio alle 18 nella Sala Conferenze di Biblioteca Salaborsa. Interverranno la delegata alla Cultura Elena Di Gioia e gli ideatori e curatori de La Voce Regina, Enzo Minarelli e Roberto Pasquali.

La Voce Regina è un archivio multimediale di poesia contenente le voci originali di poeti e poete. Ideato da Roberto Pasquali ed Enzo Minarelli nel 2006, l’archivio è in continua evoluzione e, attualmente, è composto di tre sezioni:

  • La Voce Regina 1 | Poesia sonora/polipoesia: contiene le esperienze più significative nell’ambito della sperimentazione sonora applicata alla poesia;
  • La Voce Regina 2 | Tradizione e avanguardia della poesia italiana del Novecento: si tratta di preziosi e rari documenti audiovisivi provenienti dagli archivi di Teche Rai;
  • La Voce Regina 3 | La grande stagione della poesia ispanoamericana: offre le più importanti voci dei poeti ispanoamericani che hanno segnato la storia letteraria del Novecento.

La riapertura è stata possibile grazie al sostegno del Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna che considera questo archivio un patrimonio culturale da salvaguardare e diffondere e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. È motivo di grande soddisfazione offrire al pubblico un materiale in gran parte storico e registrato su formato analogico che rischiava di deperire.

La vera novità consiste nella possibilità di consultare le tantissime risorse de La Voce Regina, non solo dalle postazioni fisse presenti nella Biblioteca Salaborsa e in alcuni Dipartimenti dell’Università di Bologna (Ficlit | Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica e Lilec | Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne), ma anche da remoto, direttamente dal proprio smartphone, tablet o computer.
La navigazione è ora più semplice e intuitiva al nuovo archivio digitale disegnato e costruito da Chialab.
Per il futuro, l’obiettivo è di portare postazioni di consultazione dell'archivio digitale de La Voce Regina in tutte le biblioteche dell’area metropolitana di Bologna.

La Voce Regina è stata realizzata inizialmente nel 2006 grazie al sostegno di Angelo Guglielmi, allora assessore alla Cultura del Comune di Bologna. Guglielmi ha sempre creduto nelle innovazioni culturali e ha fortemente voluto il primo nucleo de La Voce Regina, quello relativo alla poesia sonora.
Diceva: "Non ci si rende mai abbastanza conto di quanto sia importante disporre di registrazioni di testi poetici interpretati dagli stessi autori. Non si tratta soltanto del piacere di possedere un documento prezioso che consente di riportare in vita poeti scomparsi o comunque di risentirne la voce come se fossero ancora presenti. L’importanza va molto al di là della suggestione di una vita ritrovata. E questo vale soprattutto per i testi della poesia contemporanea".
Nell’archivio è possibile ascoltare, per esempio, le ultime letture di Edoardo Sanguineti e Mario Luzi, le voci di Demetrio Stratos, Neruda, Borges, Rafael Alberti, Patti Smith, Allen Ginsberg, le esilaranti declamazioni di Marinetti.
E ancora: i dadaisti berlinesi, le sonorità Fluxus e alcune storiche trasmissioni delle Teche Rai tra cui L’approdo e L’Ombelico del Mondo: tutto questo e molto altro è La Voce Regina.

Crediti

La Voce Regina è un progetto realizzato dall'Associazione AIPI e dall'Archivio 3ViTre di Polipoesia grazie al fondamentale contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Il progetto è stato sostenuto inizialmente dall’Assessorato alla Cultura e dall'Università degli Studi di Bologna, quindi dal Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna.

Il software di archiviazione e di consultazione dei poeti, sia dei suoni che delle immagini, nonché il progetto grafico, sono stati realizzati da ChiaLab, Bologna.