Virginio Livraghi

(Dovera, 1924)

Nato a Dovera, provincia di Cremona, nel 1924 si forma nell'ambiente milanese e alla fine degli anni Quaranta collabora con altri illustratori alla realizzazione del film d'animazione di Gino Domeneghini La rosa di Bagdad, primo lungometraggio in technicolor italiano. Questa collaborazione gli aprirà le porte delle maggiori case editrici milanesi: Carroccio, Gino Conte, Fratelli Fabbri, editrice Boschi, Piccoli, ecc.
Negli anni Cinquanta e Sessanta lavora soprattutto come illustratore per bambini; dalla sua matita prendono vita i personaggi delle maggiori fiabe internazionali classiche e i racconti d'animali, come Penny, traduzione di Penny Pullet di Isobel St. Vincent e Curly Pig di Maria Pia Pezzi, libro poi tradotto dall'italiano all'inglese.
Uno dei pochi illustratori italiani specializzati in animali antropomorfi che lavora per il Regno Unito, realizza per l’editore Dami dei fumetti per i bambini britannici che hanno come protagonista il simpatico leone Leo the Friendly Lion.

Nel 1961 illustra le copertine per la rivista educativa inglese «Knowledge» e per quella italiana prodotta dai Fratelli Fabbri «Michelino». Nel 1969 ritorna a lavorare per il mercato britannico illustrando i racconti di Brer Rabbit che verranno pubblicati anche negli anni Settanta.

Accosta la carriera da illustratore a quella da pittore.