Carlo Chiostri

Firenze, 5 maggio 1863 – Firenze, 9 luglio 1939

Carlo Chiostri frequenta una scuola tecnica e comincia a disegnare da autodidatta; solo all’età di vent’anni riesce ad iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove studia fino al 1887. I suoi primi lavori risalgono alla fine dell’Ottocento. Illustra numerosi libri per l’infanzia, come le novelle di Capuana e il notissimo Ciondolino di Vamba. Collabora principalmente con gli editori Bemporad e Salani. Per l’editore Bemporad illustra Pinocchio (1901) di Carlo Collodi; le sue illustrazioni sono eseguite a penna e acquerello poi incise su legno. Chiostri coniuga realismo e mondo fantastico con ironia e una satira dolente e rassegnata. Elegante e limpido nel segno, restituisce un’immagine di Pinocchio reale e autentica.

Nel 1906 a Firenze incontra Emilio Salgari e illustra le copertine dei suoi due romanzi La stella dell’Araucania e Le meraviglie del Duemila.

Illustra più di 200 volumi per l’infanzia e collabora anche a «Il giornalino della Domenica». Nel 1910 scrive Il falco e la colomba. Melanconie d’un Gatto bigio e illustra anche le relative cartoline. I suoi lavori non si limitano solo ai libri per ragazzi. Nel 1923 illustra Il segretario italiano ossia modo di scrivere lettere sopra ogni sorta di argomento e nel 1924 La cucina di famiglia, ovvero l’arte di mangiar bene alla casalinga per Salani.

Carlo Chiostri non disdegna nessuna collaborazione neanche le più umili, in un periodo storico in cui il mestiere dell’illustratore era disprezzato e poco pagato. Muore povero e nell’anonimato nel 1939.

 

Bibliografia e sitografia:

  • C’era una volta un mago. Carlo Chiostri, a cura di Paola Pallottino, Bologna, Cappelli, 1979.
  • Paola Pallottino, Storia dell’illustrazione italiana. Libri e periodici a figura dal XV al XX secolo, Bologna, Zanichelli, 1988.