Perché l’ebraismo affascina l’Africa?

@Biblioteca Amilcar Cabral, Via S. Mamolo 24
19 aprile 2023, 17:30
copertina di Perché l’ebraismo affascina l’Africa?

incontro con Emanuela Trevisan Semi

Incontro con Emanuela Trevisan Semi - Docente di Lingua e letteratura ebraica, Università di Ca' Foscari,Venezia.
In collaborazione Museo Ebraico di Bologna

La Bibbia viene considerata da molte popolazioni africane come un luogo privilegiato nel quale identificarsi grazie ad un racconto delle origini più puro e libero dalle incrostazioni successive (Cristianesimo) e soprattutto i racconti biblici forniscono elementi culturali condivisi (purità rituale, sacrifici animali, circoncisione). Inoltre la storia biblica viene letta come una storia di schiavitù e di liberazione, diversa dal modello di accettazione del paese invasore proposto dal Cristianesimo e dunque come un modello di ribellione, nel quale anche Israele viene valorizzata come paese che lotta e combatte e non subisce. La storia di sofferenze, massacri, genocidi che ha caratterizzato popolazioni come i Tutsi e gli Igbo (Biafra) ha creano dei sentimenti di identificazione con la storia ebraica e la shoah. L’ebraismo inoltre, viene considerata una religione non coloniale (non implicata come il cristianesimo o Islam nel commercio degli schiavi o nella colonizzazione) e il ritorno all’Antico Testamento come una modalità per ripristinare la propria identità pre-coloniale. Vi sono diversi modelli che si ritrovano nei movimenti di identificazione o di conversione all’ebraismo. Vi sono popolazioni che si ritengono discendenti dagli ebrei che anticamente popolavano la regione prima di essere costretti a convertirsi, ad esempio all’Islam e che dunque non ritengono di dover effettuare delle conversioni in quanto si ritengono ebrei degiudaizzati ma pur sempre di discendenza israelita (Mali). Altri che pensano di discendere dalle dieci tribù perdute e cercano contatti con ebrei di altri paesi (spesso ebrei americani) e si convertono (spesso all’ebraismo riformato),(Ghana, Nigeria) o non ritengono necessario convertirsi (Sud Africa, Zimbabwe). Altri che scoprono per caso l’ebraismo (anche via internet) e dopo aver incontrato ebrei di altri paesi o organizzazioni ebraiche decidono di convertirsi (Camerun). Un incontro fortuito con un ebreo può divenire un momento significativo finendo per dare origine a un movimento di conversione formale che riguarda un gruppo più ampio di persone (Uganda), come avvenne in Italia con il movimento di conversione di Sannicandro (Puglie). Gli ebrei d’Etiopia (Falascia, Beta Israel) si ritengono discendenti del re Salomone e della Regina di Saba, sono stati considerati possibili discendenti di ebrei della colonia di Elefantina o di ebrei dello Yemen, portati in Etiopia dopo la caduta del regno Imyarita (VI sec d.Ch.) ad opera di Aksum.