
La Bustina di Minerva è il titolo della rubrica che Umberto Eco tiene su «L’Espresso» fin dal marzo 1985, prima settimanalmente poi, dal 1988, con cadenza quindicinale (in alternanza, per lungo tempo, Il vetro soffiato di Eugenio Scalfari). Nel 2000, come sempre presso l’editore Bompiani, viene pubblicato il volume che è nostro oggetto di lettura, in cui l’autore inserisce una selezione dei testi editi sul periodico dal 1990 al 1999. Si tratta naturalmente di testi brevi, dal momento che la rubrica occupa - e continuerà ad occupare (la pubblicazione in volume infatti non segna la fine della rubrica, che andrà avanti fino al 2015) - una pagina. Anzi, l’ultima pagina del fascicolo settimanale.
Nell’introduzione al volume Eco illustra i criteri con cui ha selezionato le Bustine incluse - sono rimaste fuori quelle troppo legate a eventi di attualità, quelle dedicate ai giochi di parole, quelle che ricordano amici o maestri scomparsi - e gli interventi compiuti sui testi originali. Inoltre segnala che due degli articoli presenti nel libro - Su un processo e Kosovo - non provengono in realtà dalla rubrica, come testimoniato dalla loro lunghezza, ma sono stati pubblicati in altre occasioni. Gli sembrava però che potessero rientrare nella struttura generale del libro e completarlo, quindi ha deciso di aggiungerli.
L’indice comprende 148 testi esclusa l’introduzione. Alcune Bustine erano già state pubblicate nel 1992 in Il secondo diario minimo (Diario minimo era il titolo di un’altra rubrica che Eco aveva tenuto su «il Verri» dal 1959 al 1961). Infine, come accennato prima, il testo introduttivo informa che molti dei “giochini” che ogni tanto comparivano nella rubrica - cioè «esercizi giocosi ancorché istruttivi» che invitavano a utilizzare la lingua in maniera divertente e arguta - erano pubblicati sul sito www.rivistagolem.it, oggi non più raggiungibile in questa forma ma che faceva riferimento alla rivista online «Golem. L’indispensabile», fondata da Eco nel 1996 e di cui oggi si può ancora reperire traccia in rete nella Wayback Machine di Internet Archive. Nel 2006 è stato anche pubblicato Scritti scelti 1996-2006. Dieci anni in rete, a firma Golem l'indispensabile. Chi maturasse il desiderio di avere un assaggio esemplificativo di quei “giochini”, oltre a sfogliarsi vecchi numeri de «L’Espresso», può recuperare il volumetto Povero Pinocchio. Giochi linguistici di studenti del Corso di Comunicazione.
Dopo il 2000 Eco non smette di recuperare alcune Bustine per ripubblicarle in volume. Se ne trova un certo numero in A passo di gambero. Guerre calde e populismo mediatico (2006), ma un volume composto di sole Bustine arriva solo nel 2016, postumo, ed è Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida, che è anche il primo libro in assoluto pubblicato dalla casa editrice La Nave di Teseo, di cui lo stesso Eco era stato co-fondatore l’anno precedente.
Purtroppo, sia nel volume del 2000 che negli altri che ripropongono le Bustine, non viene mai fornita la data precisa in cui sono state pubblicate su «L’Espresso», ma solamente l’anno.
Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Milano, Bompiani, 2000.