Stemma con basilisco
Stemma con basilisco

Fra le migliaia di stemmi presenti nel Palazzo dell’Archiginnasio sono molti quelli che riportano animali, una parte dei quali di fantasia. Invitandovi a sfogliare la banca dati La storia sui muri, in cui si trovano digitalizzate tutte le decorazioni presenti nel Palazzo, proponiamo a solo titolo esemplificativo due stemmi in cui compaiono creature inesistenti ma che hanno popolato l’immaginario fino ai nostri giorni, come lo stesso romanzo di Eco testimonia.

Nello stemma di Horatius Basiliscus è naturalmente rappresentato un basilisco, che Baudolino e i suoi compagni incontrano poco prima di raggiungere le terre di Abcasia. L’animale è «come lo avevano tramandato in tanti racconti» (cap. 27, p. 349). Proprio la conoscenza che Baudolino ha delle leggende sulla pericolosa bestia gli permette di ucciderlo:

 

«[Baudolino] Si fermò davanti alla bestia, protese ancora lo specchio. Attirato da quei riflessi, il basilisco alzò la testa e fissò i suoi occhi di batrace proprio sulla superficie lucente, emettendo il suo fiato atrocissimo. Ma subito tremò tutto, batté delle palpebre viola, lanciò un grido terribile e si accasciò morto. Tutti allora si ricordarono che lo specchio rinvia al basilisco sia la potenza del suo sguardo che il flusso dell’alito che egli emette, e di questi due prodigi rimane vittima egli stesso» (ibidem).