
Prima di passare in rassegna alcuni più famosi “libri di mostri” dei secoli XVI e XVII, ci soffermiamo su alcune rappresentazioni che hanno uno stretto legame con la Biblioteca dell’Archiginnasio.
Del manoscritto A.2848 e della mostra online che lo descrive e spiega abbiamo già parlato nella gallery dedicata a Il nome della rosa, perché una delle miniature rappresenta papa Giovanni XXII.
Fra le tante creature fantastiche, mitologiche e mostruose che si trovano miniate sulle carte del manoscritto, un caso particolare è costituito dalla rappresentazione di papa Urbano VI che, identificato con l’Anticristo, non è raffigurato circondato da animali come gli altri pontefici, ma è lui stesso mezza bestia e mezzo uomo, come spiega la didascalia che illustra questa immagine nella pagina della mostra in cui si trovano le tavole del manoscritto:
Il mostro apocalittico, cui nessuno è in grado di opporre resistenza - nella rubrica finale: Terribilis est. Et quis resistet tibi? - è la bestia terribile, un ibrido mostruoso di drago con testa d'uomo coronata e la coda che imprigiona nove stelle simbolo dei cardinali che lo elessero papa con l'appoggio della regina Giovanna di Napoli.
La testa principale del mostro è di un uomo barbuto e, alla fine della coda, spunta una seconda testa, animalesca, che tiene tra le fauci il pomo della spada dell'Anticristo.
[Vaticinia Pontificum, sive Prophetiae Abbatis Joachini], prima metà sec. XV.
Collocazione: Ms. A.2848