La stagione del pipistrello, di cui qui vediamo la copertina, è il primo - e finora unico - volume di una trilogia. Come ha raccontato partecipando al primo incontro del gruppo di lettura, Macchiavelli sta per conludere il secondo volume, di cui non ha però svelato né il titolo né la data d’uscita.
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è - paradossalmente, visto che si svolge nel futuro - l’attenzione che viene data agli aspetti della storia passata di Bologna e sopratttutto alla loro “incarnazione” fisica, alle tracce che il corpo della città conserva di questo passato. Nelle vie - di terra o d’acqua - nelle piazze, nei palazzi e nelle case più umili. «La storia delle abitazioni è il paradigma della Storia dell’uomo», scrive Macchiavelli (p. 89), e l’affermazione la si può estendere anche agli altri elementi che modellano la topografia urbana. Seguiremo soprattutto questo filone nella nostra esplorazione del romanzo che, in questo caso più che in altri, sarà anche esplorazione di una storia, ideale e reale, percepita e concreta, di Bologna.
Notiamo, sulla copertina, un dettaglio. Al titolo viene aggiunta l’indicazione (non riportata sul frontespizio): «con Sarti Antonio e la Compagnia della Malora». Oltre al sicuro intento promozionale - il richiamo al più conosciuto personaggio di Macchiavelli inserisce il libro in un preciso filone della sua scrittura - ci si può vedere anche un richiamo a una delle grandi passioni dello scrittore, il teatro. La squadra investigativa messa insieme da Sarti, più per caso che per progetto, assomiglia a una compagnia di attori, ognuno dei quali ha un proprio ruolo ben definito e utile sia alla risoluzione dei casi che al congegno narrativo.
Loriano Macchiavelli, La stagione del pipistrello, Milano, Mondadori, 2022
Collocazione: 17* AA 5484
Nelle biblioteche del Polo Bolognese il romanzo è disponibile anche in versione audiolibro e eBook.