Leonardo Cuidera, Vivai criminali in Sicilia (1903)
Leonardo Cuidera, Vivai criminali in Sicilia (1903)

In più punti del testo Macchiavelli sostiene la necessità di indagare e conoscere le origini dei fenomeni criminali, in particolare di mafia e banditismo in quanto strettamente legati al territorio di cui sta raccontando e all’evento su cui si impernia tutto il racconto, l’eccidio di Portella della Ginestra.

Già nel 1903 Leonardo Cuidera si prefiggeva uguale scopo in questo libro che elegge Castellamare del Golfo a caso di studio di come la delinquenza possa nascere e attecchire in uno specifico territorio. Si leggano indice e prefazione per cogliere lo spirito del discorso, che arriva ad additare come male endemico - in quanto derivante dalla struttura sociale - e nutrimento primario per la crescita della pianta criminale «la vita parassita e da trivio della nobiltà decaduta, [...] l’educazione gesuita della famiglia ricca, [...] la corruzione politica».

 

Leonardo Cuidera, Vivai criminali in Sicilia. Vol. 1: Castellamare del golfo, Palermo, Giornale di Sicilia, 1903.

Collocazione: 6. G*. V. 57