Leo Spitzer, Perifrasi del concetto di fame (2019)
Leo Spitzer, Perifrasi del concetto di fame (2019)

Vediamo un caso da manuale di come la serendipità possa fare deragliare una ricerca verso scoperte inaspettate, curiose e capaci di catturare l’attenzione facendo dimenticare da dove si era partiti.

In Come dire parolacce in società (1992) Eco si occupa di quando e come si possano dire parolacce in contesti pubblici, rilevando che oggi si è persa l’arte dell’ingiuria, che non ha più quel valore di eccezionalità che la rendeva utile e preziosa nei pochi casi in cui la si usava. Bisognerebbe allora coltivare almeno l’arte della perifrasi per mettere a punto ingiurie mascherate. La seconda parte della Bustina è quindi un florilegio di insulti sotto perifrasi, del tipo (e citiamo una delle più semplici): «Ella ha una scatola cranica che più che alla speculazione sarebbe atta alla riproduzione».

Ci mettiamo quindi, con interesse limitato, alla ricerca di qualche documento che dedichi attenzione alla figura retorica della perifrasi e la nostra attenzione è attratta da questo volume. Il grande linguista Leo Spitzer, in servizio presso l’ufficio della censura postale dell’impero austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale, decide di prendere nota di tutte le perifrasi che i prigionieri italiani utilizzano nelle lettere indirizzate alle famiglie per dire che patiscono la fame. Dirlo chiaramente, infatti, non era possibile, la lettera sarebbe stata appunto censurata - dallo stesso Spitzer - perché l’Austria non voleva che si diffondesse una visione negativa delle condizioni di vita dei soldati catturati. Questo materiale diventa, al termine del conflitto, una vera e propria miniera di dati da studiare per il linguista restituito alla vita civile. Ne nasce un libro curioso, interessante e allo stesso tempo tragico, che esplora questo aspetto specifico della lingua di quelle lettere che lo stesso Spitzer pubblica in un altro volume, Lettere di prigionieri di guerra italiani. 1915-1918 (l’edizione originale in tedesco era uscita nel 1921).

Un’occasione anche per ricordare che in Archiginnasio trova collocazione il Fondo Guerra Europea, ricco di documentazione interessante e originale sul primo conflitto mondiale.

 

Leo Spitzer, Perifrasi del concetto di fame. La lingua segreta dei prigionieri italiani nella Grande Guerra, Milano, Il saggiatore, 2019.

Collocazione: 20. G. 6111