
La caricatura politica, dice Eco in Come la democrazia danneggia la democrazia (1998), nasce nel XIX secolo, come forma democratica di controllo del potere tramite l’irrisione del potente di turno. Nei secoli precedenti infatti «Nessuna satira politica era consentita non dico nei confronti dei faraoni ma neppure degli imperatori romani» e le prese in giro feroci erano piuttosto «armi da usare contro il nemico». Ma questa pratica democratica, continua il ragionamento l’autore, porta i potenti a difendersi creando una rete clientelare di adulatori attraverso la distribuzione di favori e regalie, pratica che va a deteriorare proprio il tessuto democratico.
Un tema affascinante che ci porta a un breve viaggio nel campo della satira e della caricatura, intesa in senso letterale come rappresentazione grafica deformata e ironica tendente a evidenziare i difetti di un personaggio importante.
La seconda metà del XIX secolo vede la nascita anche in Italia di periodici dedicati espressamente alla caricatura politica, come recita il sottotitolo del giornale romano «Il Don Pirlone». Il nostro gruppo di lettura lo ha già incontrato due anni fa leggendo la trilogia risorgimentale di Valerio Evangelisti, che lo cita più volte e ne descrive proprio alcune illustrazioni satiriche.
In Archiginnasio esistono tre esemplari della raccolta completa del giornale. Uno di questi ha una storia particolarmente interessante, poiché è stato prima vittima di un furto, poi del bombardamento che ha colpito il palazzo il 29 gennaio 1944. Le vicende di questo volume sono raccontate nel video Libri nella tormenta: ladri e bombe in Archiginnasio (1938-2024), realizzato dalla nostra biblioteca per l’edizione 2025 dell’iniziativa regionale Quante storie nella storia.
«Il Don Pirlone. Giornale di caricature politiche», 1848-1849.