Christiaan Huygens, Horologium oscillatorium (1673)
Christiaan Huygens, Horologium oscillatorium (1673)

Come ogni esperimento scientifico, anche quello del pendolo di Foucault fece tesoro di molti studi e tentativi precedenti. Dal punto di vista degli studi relativi al moto terrestre, un riassunto dei diversi passi compiuti e degli ostacoli che la scienza ha dovuto superare per raggiungere la verità si trova nel secondo capitolo del già citato Pendulum di Amir D. Aczel (p. 16-28).

Per la realizzazione dell’esperimento però, Foucault e Froment dovevano naturalmente conoscere anche il funzionamento del pendolo per trovare il modo migliore di rendere il suo moto naturale. Quest’opera è molto importante per stabilire una connessione fra il moto del pendolo e la rotazione terrestre:

 

«Coincidenza non casuale, l'uomo dei Rosa-Croce, Salomon de Caus, scrive per Richelieu un trattato sugli orologi solari. Dopo, da Galileo in avanti è una ricerca forsennata sui pendoli. Il pretesto è come usarli per determinare le longitudini, ma quando nel 1681 Huygens scopre che un pendolo, preciso a Parigi, ritarda in Caienna, capisce subito che questo dipende dalla variazione della forza centrifuga dovuta alla rotazione della Terra. E quando pubblica il suo Horologium, in cui sviluppa le intuizioni galileiane sul pendolo, chi lo chiama a Parigi? Colbert, lo stesso che chiama a Parigi Salomon de Caus per occuparsi del sottosuolo!» (cap. 84, p. 363).

 

Christiaan Huygens, Horologium oscillatorium, siue de motu pendulorum ad horologia aptato demonstrationes geometricæ, Paris, François Muguet, 1673.

Collocazione: 11. P. II. 04