
Le avventure di Huckleberry Finn
"Chi cercherà di trovare uno scopo in questa narrazione sarà perseguito a termini di legge; chi tenterà di trovarvi una morale sarà esiliato; chi cercherà di trovarvi una trama sarà fucilato."
Cioè, se me lo dicevano che fare il riassunto di una storia era così un macello, col cavolo che lo facevo! La leggevo e basta e poi mi eclissavo. Anzi la leggevo e guardavo, visto che si tratta di un fumetto. Che poi è la storia di uno che ne passa così tante che altro che un riassunto, che non si capisce niente, andrebbero raccontate tutte! Insomma c'è questo Hucklberry Finn che non è fatto per indossare le scarpe o chiudere i bottoni della camicia, neanche se ora c'ha un sacco di soldi che gli hanno lasciato in eredità. E allora che fa? Scappa! Ma non dalla famiglia adottiva che gli voleva bene, che non si capisce perché dovrebbe scappare, ma dal vecchio padre ubriacone, che è tornato in città e l'ha rapito perché vuole spillargli tutti i soldi. E allora se ne va con una zattera lungo il Mississippi insieme al vecchio Jim, che è uno schiavo nero in fuga per la libertà. E i due insieme si trovano incastrati in situazioni tipo antiche faide tra famiglie, fughe da paesani inferociti dalle fregature di attori che forse sono duchi forse no, e chi più ne ha più ne metta!