La “colata della pace” alla fonderia Calzoni
17 febbraio 1951, 00:00La fabbrica Calzoni annuncia la chiusura del reparto fonderia e il licenziamento di 230 operai. Il 17 febbraio le maestranze occupano la mensa e nei giorni successivi riprendono autonomamente le fusioni, dedicando alla lotta per la pace la prima colata.
Dopo quattro mesi di occupazione, l’accordo raggiunto - con l’affitto della fonderia alla ditta Caster - eviterà la chiusura del reparto: 90 operai saranno riassorbiti e i licenziati otterranno un sussidio temporaneo.
Da questo momento lo stabilimento di fonderia sarà separato dallo stabilimento meccanico al quale era in precedenza intimamente unito.
La smobilitazione post bellica mette in crisi numerose industrie meccaniche bolognesi. Tra il 1948 e il 1954 vi saranno più di 9.000 licenziamenti.

- 20 marzo 1951 - Foto Gnani - da: L. Arbizzani, La Costituzione negata nelle fabbriche ..., Bologna 2001, p. XXIV

- marzo 1951 - da: L. Arbizzani, cit. p. XXI

- marzo 1951 - da: L. Arbizzani, cit. p. XXI