
La scuola dei dittatori
A Secondino Tranquilli, meglio noto come Ignazio Silone, il proprio nome di battesimo non era mai piaciuto, perché gli ricordava troppo la figura dei secondini delle carceri. Tuttavia, la creazione dello pseudonimo Ignazio Silone, che in seguitò verrà riconosciuto ufficialmente come il nome dell'autore, avvenne principalmente per motivi poltici: Silone era, infatti, un militante socialdemocratico che scriveva negli anni del regime fascista, e l'uso di uno pseudonimo gli permise di continuare la sua militanza politica e letteraria proteggendo la sua famiglia. Il cognome Silone venne scelto dall'autore perché gli ricordava il capo della resistenza dei Marsi e simbolo di autonomia Poppedio Silo nel corso della guerra sociale contro Roma e ribadiva la sua simpatia nei confronti dell'opposizione catalana contro Madrid. Il nome Ignazio fu poi scelto successivamente, come affermò lo stesso Silone, in onore del santo di Lodola per "battezzare il cognome pagano".