La sconosciuta della senna

«Non è il solito giallo, anche se gli ingredienti ci sono tutti: il cadavere - la donna ritrovata nella Senna, apparentemente suicida -, la poliziotta bravissima ma in crisi, l’indagine portata avanti con determinazione e con qualche strappo alle regole. I fatti si concatenano rapidamente, senza lasciare al lettore il tempo di annoiarsi, un collegamento via l’altro, un’intuizione dopo l’altra, da verificare raccogliendo testimonianze. Ne risulta una storia complessa, con rimandi a discipline diverse, la mitologia, il teatro, i cerimoniali delle sette. Il tutto nello sfondo di una Parigi affascinante, quella dei “passages” raccontati da Walter Benjamin e delle scassate case galleggianti, in un dicembre alternativo a quello del Natale e dei regali.

“La sconosciuta della Senna” è però soprattutto un romanzo vero, di quelli che suscitano interrogativi profondi e fanno pensare. E che finisce in modo diverso (non lo sveliamo, ovviamente) dalla pura e semplice soluzione del caso, con il colpevole in manette e i poliziotti che si scolano una birra per festeggiare. C’è una storia che racconta della complessità della psiche umana, delle derive che i sentimenti possono assumere e delle tragiche complicazioni che partono dai sentimenti veri e forti. Con un finale che lascia più la voglia di pensare che il piacere della chiusura di un “caso”.» P.