18 aprile 2024, 18:00
copertina di La confusione della cicogna

Incontro in occasione della presentazione del libro di Akram Musallam

Morì senza rivelargli il segreto dei sassolini!
Gli fece dono di tutto ciò che credeva fosse la saggezza della sua vita, anche della storia di sangue che gli
imbrattava mani, occhi e cuore, una storia che nessuno conosceva.
Ad un tratto gliela confidò. Ma il
segreto dei sassolini rimase nascosto come un tesoro, a proteggere un futuro incerto.
Seppellì quel segreto nel profondo di sé stesso e il segreto venne seppellito nel profondo assieme a lui.

Incontro in occasione della presentazione del libro La confusione della cicogna di Akram Musallam, traduzione di Leila Mattar, Edizioni Q 2023.

Leila Mattar dialoga con Sana Darghmouni.

IL LIBRO

La confusione della cicogna è il racconto della vita di Laq Laq, Cicogna, che passa attraverso la disgregazione e la distruzione della società palestinese e degli individui che la compongono. Questo libro di Akram Musallam potrebbe essere definito un romanzo di deformazione, in cui la scissione diventa la cifra dell’esistenza. Il palestinese è attorniato da vetri e da specchi, da una miriade di divisioni che si replicano esponenzialmente, tra generazioni, tra generi, tra spazi geografici, tra verità e menzogna, tra sogno e realtà, il protagonista è intrappolato nello spazio di confine, paralizzato e impotente. Anche l’ironia è solo apparente, un’illusione creata dalla scrittura; sembra esserci, eppure se si fa attenzione ci si accorgerà della sua quasi totale assenza, se non nella veste di deformazione della realtà. Ma se la realtà è già deformata l’ironia scompare, perde ogni carica vitale e ammutolisce. L’occupazione non mira semplicemente ad annientare la Palestina in quanto nazione, intende eliminare le singole individualità che la compongono. Perciò ogni colpo inferto al popolo si ripercuote ineluttabilmente sulla psicologia del singolo.

Akram Musallam è nato a Talfit vicino a Nablus, in Palestina, nel 1972. Ha studiato letteratura araba all’Università di Birzeit e attualmente lavora come caporedattore presso il quotidiano palestinese Al-Ayyam di Ramallah. È inoltre redattore capo della rivista trimestrale Siyasat pubblicata dall’Istituto di Politiche Pubbliche di Ramallah. Il suo romanzo Sirat al-‘aqrab alladhi iatasabbab ‘araqan (La storia dello scorpione che gronda sudore) ha vinto il prestigioso premio assegnato ai giovani scrittori dalla fondazione Abdul Mohsen Al-Qattan nel 2007 e, in collaborazione con quest’ultima, è stato pubblicato nel 2008 dalla nota casa editrice libanese Dar Al-Adab. Nel 2010 il libro è stato inoltre tradotto in francese dalla casa editrice Actes Sud e nel 2011 dall’italiana “Il Sirente” con il titolo La danza dello scorpione. Lo stesso romanzo è stato pubblicato in lingua inglese nell’autunno 2021 dalla casa editrice Seagull Books Calcutta, India.

Iltabas al-amr ‘ala ʼl-laqlaq, (La confusione della cicogna) è stato pubblicato nel 2012 da Dar Al-Ahliyya (Amman, Giordania), nel 2015 è stato tradotto in francese da Actes Sud e sono in corso le trattative per la sua traduzione in inglese con la casa editrice Seagull Books. A fine 2023 è stata pubblicata la sua traduzione in italiano da Edizioni Q. Dallo stesso romanzo è stato inoltre tratta un’opera teatrale intitolata Raihat harb (Odore di guerra), diretta dall’illustre regista iracheno Imad Muhammad dell’Iraqi National Theatre, la cui sceneggiatura è di Youssef Al-Bahri, uno scrittore teatrale tunisino. Nel 2018 ha pubblicato con Dar Al-Ahliyya il romanzo Bint min Shatila (Una ragazza di Shatila) grazie al quale nel gennaio 2020 ha conseguito il premio dello Stato di Palestina per la letteratura, le arti e la cultura.

Leila Mattar, di origini italo-palestinese, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna e ha studiato all’Università di Bir Zeit (Ramallah-Palestina). Ha insegnato inglese e arabo presso scuole superiori e nell’ambito di corsi privati. Ha frequentato il Master in traduzione editoriale e letteraria dall’arabo presso la Scuola di Mediazione Linguistica di Vicenza. Nel 2008 Ha tradotto per Giunti il romanzo Una primavera di fuoco della scrittrice palestinese Sahar Khalifa e nel 2011, per il Sirente, La danza dello scorpione dello scrittore e giornalista palestinese Akram Musallam. Ha inoltre tradotto libri per ragazzi come Controcorrente della scrittrice palestinese Taghreed Naggiar nel 2018 per Giunti e della stessa autrice La bambola per Feltrinelli di prossima pubblicazione.

Sana Darghmouni è Dottore di ricerca in Letterature Comparate presso l’Università di Bologna, dove ha conseguito anche una laurea in lingue e letterature straniere. Ha insegnato lingua e letteratura araba a Ca’ Foscari Venezia. Attualmente insegna all’Università di Bologna. Oltre a varie pubblicazioni e traduzioni, è redattore nella rivista online La macchina sognante. Per Astarte Edizioni ha tradotto due raccolte poetiche di Hassan Najmi: In disparte e altre poesie e L’idea del fiume.

Il libro La confusione della cicogna è disponibile in biblioteca.