Il sé insipido negli adolescenti. Compulsioni autolesionistiche, suicidarie, sessuali,

Gli autori del volume, analizzano alcune dipendenze senza sostanze, evidenziando gli aspetti di auto-vittimizzazione: dalla ferita nel self-injury, alla restrizione del cibo nell'anoressia, dal furto compulsivo con la consapevolezza della sanzione nella cleptomania, al paradosso delle vittimizzazione dell'altro nella violenza e nell'abuso. Forme di autolesionismo ricercate al fine di trovare una soluzione esterna al disagio che gli adolescenti vivono. Simili comportamenti rappresentano una via di fuga che rimpiazza quella ricerca intrapsichica così difficile da tollerare perché disseminata da lutti di separazione, angosce di inadeguatezza, ricordi dolorosi, e altre sofferenze più difficili da gestire, sedare e accettare. Gli autori analizzano la dipendenza come un processo scelto, come unica soluzione - agli occhi del soggetto che la vive - per contenere la sofferenza. Tramite la dipendenza il soggetto costruisce un'armatura rigida che lo protegge dall'esterno, ma che nel tempo gli si rivolge contro. La dipendenza diventa per alcuni il modo per sbarazzarsi dei propri sentimenti impossibili da risolvere negli spazi e nei tempi lasciati dalla società moderna. Il Sé insipido vi si rifugia dentro e l'alimenta, la legittima e allo stesso tempo ne rimane intrappolato.