Biblioteche di Bologna
copertina di Finché il caffè è caldo
Toshikazu Kawaguchi

Finché il caffè è caldo

Garzanti, 2020
Isbn: 9788811608769  
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« Il romanzo di Kawaguchi appartiene alla duologia formata da “Finché il caffè è caldo” e “Basta un caffè per essere felici”. In questo primo libro lo scrittore riesce a coinvolgere il lettore in ognuna delle quattro storie presenti, tutte ambientate in un bar di Tokyo in cui, grazie ad un caffè speciale, è possibile viaggiare nel tempo.
Kawaguchi ha una scrittura semplice e lineare e ha un grande talento nel creare suspense, che poi travolge il lettore lasciandolo senza parole.
Così facendo, chi legge non abbassa mai la concentrazione e resta invogliato nel proseguire la lettura con tanta passione. Lo stile delicato, calmo e puro di Kawaguchi ci permette di affezionarci alle vite dei personaggi e ai motivi per cui essi decidono di intraprendere questi viaggi. Piuttosto che offrire al lettore una descrizione fisica dei personaggi, l’autore preferisce concentrarsi sui loro desideri, sulle loro personalità e sulle loro emozioni, spesso contrastanti. Contrariamente alle aspettative, il romanzo non presenta pagine e pagine di descrizioni: Kawaguchi racconta sentimenti ed emozioni anche in poche e semplici righe.
Cari amici lettori, ora vi rivolgo una domanda importante: vorreste viaggiare nel tempo? I film di fantascienza ci hanno insegnato che incontrare i noi stessi del passato o del futuro o dire che si viene da un’altra epoca è severamente proibito, anche perché si potrebbero alterare gli avvenimenti. Tuttavia, in questo bar ci sono solo 5 regole, un po’ strane, ma da seguire per poter viaggiare:
1. Le uniche persone che si possono incontrare nel passato sono quelle entrate nel caffè.
2. Qualunque cosa si faccia quando si è nel passato, non si può cambiare il presente.
3. Per tornare nel passato, bisogna sedersi solo e unicamente su una sedia particolare (non vi dico altro per non fare spoiler).
4. Quando si torna nel passato bisogna restare su quella sedia e non ci si può muovere.
5. C’è un limite di tempo: finché il caffè è caldo.
𝗩𝗼𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲? 𝗧𝗼𝗿𝗻𝗲𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼?» Fiorella Finelli e  www.radiocap.net