22 luglio 2015, 22:30

un film di Roy Andersson (S)

Quadretti di vita, morte, miseria e sciocchezze del quotidiano, tra riflessione filosofica e scherzo beffardo. Quasi "un'estensione di sentimenti che vanno dall'ironia all'orrore", come ha detto lo stesso Roy Andersson, uno dei più originale e folgoranti registi europei, autore di film che mescolano fantastico e grottesco per raccontare la solitudine e la disperazione quotidiana, in "commedie umane" raggelate in brevi sketch tragicomici e disegnati in una fotografia pastello. Quadri iperrealisti in attesa dell'apocalisse.