
Eco scrive un breve testo intitolato Il miracolo di San Baudolino in cui, oltre a citare l’aneddoto narrato da Paolo Diacono, inserisce anche riflessioni non tanto sulla città di Alessandria quanto sui suoi concittadini, su un loro particolare atteggiamento che è perfettamente rispecchiato nell’episodio citato dallo storico dei Longobardi. Questo testo viene pubblicato una prima volta nel volume Strutture ed eventi dell'economia alessandrina da cui è tratta questa pianta della città datata 1657. Ferdinand Opll nell’articolo Federico Barbossa come fondatore delle città italiane Lodi, Alessandria/Caesarea, Crema (in Lodi tra il Barbarossa e la Lega Lombarda. Atti del Convegno, Lodi 8-15-22 novembre 2008, p. 83-136) afferma che le evidenze documentarie non permettono di identificare la topografia primitiva della città.
Il testo di Eco su san Baudolino viene pubblicato autonomamente nel 1990, arricchito dalle illustrazioni di Mario Annone, e inserito poi, con alcune modifiche, in Il secondo diario minimo (p. 329-339).
Sulla nascita di Alessandria e la sua rifondazione da parte di Federico si veda anche Paolo Grillo, Le guerre del Barbarossa. I comuni contro l'imperatore, p. 159-162, 184-187.
Umberto Eco, Carlo Beltrame, Francesco Fort, Strutture ed eventi dell'economia alessandrina, Milano, La pietra, 1981.