Sante Manelli, Quator Bononiae Magistri in Roncalliarum conuentu coram Friederico I de Regalibus iudicant (1° metà sec. XVIII)
Sante Manelli, Quator Bononiae Magistri in Roncalliarum conuentu coram Friederico I de Regalibus iudicant (1° metà sec. XVIII)

L’autonomia dello studio bolognese viene conquistata a Roncaglia grazie alla presenza di quattro dottori dello Studium, che a loro volta devono concedere qualcosa all’imperatore Federico:

 

«Breve (diceva Baudolino per non tediare Niceta con i capolavori dell’oratoria imperiale, giurisprudenziale ed ecclesiastica), quattro dottori di Bologna, i più famosi, allievi del grande Irnerio, erano stati invitati dall’imperatore a esprimere un insindacabile parere dottrinale sui suoi poteri, e tre di loro, Bulgaro, Jacopo e Ugo di Porta Ravegnana, si erano espressi così come Federico voleva, e cioè che il diritto dell’imperatore si basava sulla legge romana. Di parere diverso era solo Martino» (cap. 5, p. 65).

 

Sul rapporto fra i quattro dottori e Federico si veda Kenneth Pennington, Bulgarus, Martinus, Azo and Lotharius. The School of Bologna and the Emperor

Questa incisione della prima metà del secolo XVIII, realizzata da Sante Manelli su disegno di Domenico Maria Fratta, rappresenta l’incontro del 1158 fra l’imperatore e i quattro dottori.

 

Quator Bononiae Magistri in Roncalliarum conuentu coram Friederico I de Regalibus iudicant, invenzione e disegno di Domenico Fratta, incisione di Sante Manelli, Bologna, s.n., 1740.

Collocazione: GDS, Goz.2 004/5