Ottone di Frisinga e Rahewino
Ottone di Frisinga e Rahewino

Baudolino sembra riproporre «i due percorsi di senso» che molti commentatori identificano nella lettera del Prete Gianni, testo motore sia della scrittura del romanzo che della vicenda in esso raccontata: da una parte un «orizzonte politico» fondato sulle vicende della lotta fra l’impero e i comuni italiani - con la presenza inevitabile del Papato - nella seconda metà del XII secolo (su questi eventi si veda Paolo Grillo, Le guerre del Barbarossa in Italia. I comuni contro l’imperatore). Dall’altra i «luoghi dell’immaginario geografico» che hanno essi stessi un valore storico-politico ma presuppongono gli aspetti del meraviglioso e del fantastico presenti in molti testi classici e li inseriscono all’interno del discorso culturale medioevale (Gioia Zaganelli, Introduzione, in La lettera del Prete Gianni, p. 7-44: 15).

Pur essendo questi due percorsi strettamente interconnessi, nel romanzo l’aspetto storico-politico è preponderante nei primi 25 capitoli, fino a quando non inizia quello che il titolo del capitolo 26 identifica come il «viaggio dei magi», cioè di Baudolino e dei suoi compagni che fingono di essere i magi che ritornano nelle terre d’oriente.

La figura di Ottone vescovo di Frisinga, maestro di Baudolino alla corte di Federico Barbarossa, riunisce in un’unica figura queste due anime del romanzo. È lui infatti che scrive opere storiche fondamentali per la ricostruzione degli eventi di quegli anni - una Chronica e le Gesta Friderici imperatoris - nelle quali per la prima volta parla di una leggendaria figura di prete-sovrano cattolico che governa un vasto regno posto nelle Indie. Nel romanzo Baudolino cancella una prima versione della Chronica di Ottone, costringendolo a riscriverla, e raccoglie dal vescovo il suggerimento a partire alla ricerca del regno del Prete Gianni - o Giovanni, come sempre scrive Eco nel romanzo - per dare lustro alla corte di Federico.

Nel volume di cui vediamo qui il frontespizio, come mostra l’indice, sono riunite le due opere di Ottone, la prima delle quali viene continuata da Rahewino, anch’egli personaggio del romanzo di Eco.

 

Ottonis episcopi Frisigensis Leopoldi Pii marchionis Austriae F. Chronicon, siue rerum ab orbe condito ad sua vsque tempora gestarum, libri octo. Eiusdem de gestis Friderici 1. Caes. Aug. libri duo. Radeuici Frising. canonici de eiusdem Frid. gestis libri 2. priorib. additi. Guntheri poëtae Ligurinus, siue de gestis Friderici, libri 10. Addita sunt & alia, cùm ad Friderici, tum ad posteriorum Imperatorum historiam pertinentia, quorum catalogum proxima pagina notauimus, Basilea, Pietro Perna, 1569.

Collocazione: 5. B. I. 6