Gesta Federici I imperatoris in Lombardia
Gesta Federici I imperatoris in Lombardia

Questa opera ottocentesca sui conflitti fra il Barbarossa e le città lombarde ci fornisce l’occasione per tornare a parlare di Alessandria, alle cui vicende - la fondazione del 1168, la lotta con l’imperatore del 1175-76 e la rifondazione formale da parte di Federico nel 1183 - il romanzo dedica in particolare i capitoli 13 (Baudolino vede nascere una nuova città), 14 (Baudolino salva Alessandria con la vacca di suo padre) e 19 (Baudolino cambia nome alla sua città). Basta leggere questi titoli per capire che il protagonista del romanzo è anche protagonista dei primi anni di storia della città che sorge nei territori in cui è nato e in cui torna dopo 13 anni, ritrovando i genitori e alcuni vecchi amici. Ad Alessandria Baudolino sposa anche la giovane Colandrina, che muore a causa di una gravidanza insieme al bambino appena venuto alla luce. La vista del feto morto anticipa le creature mostruose che il lettore incontrerà nella seconda parte del romanzo. Così lo descrive Baudolino a Niceta:

 

«“Era un mostriciattolo [...] come quelli che noi immaginavamo nella terra del Prete Giovanni. Il viso dagli occhi piccoli, come due fessure di traverso, un petto magro magro con due braccine che sembravano tentacoli di polpo. E dal ventre ai piedi era coperto di una peluria bianca, come fosse una pecora» (cap. 18, p. 238).

 

Gesta Federici I imperatoris in Lombardia, recognovit Oswaldus Holder-Egger, Hannover, impensis Bibliopolii Hahniani, 1892.

Collocazione: CONS. SC. STORICHE, 57-50/27