
Baudolino capisce che animali comuni per lui possono essere stupefacenti per chi non li ha mai visti o non ne ha mai sentito parlare. Così, per divertire il malinconico Diacono Giovanni, narra «dei viaggi di San Brandano alle Isole Fortunate e come un giorno, credendo di approdare su una terra in mezzo al mare, fosse disceso sul dorso di una balena, che è un pesce grande come una montagna, capace d’ingoiare una nave tutta intera [...]» (cap. 31, p. 411). Baudolino continua il racconto:
«gli ho elencato le bestie prodigiose dei miei paesi, il cervo, che ha due grandi corna in forma di croce, la cicogna che vola di terra in terra, [...] la coccinella che è simile a un piccolo fungo, [...] la lucertola, che è come un coccodrillo, ma così piccola che passa sotto le porte» (cap. 31, p. 411-412).
E poi il cuculo, la civetta, l’ostrica, il falcone, seguiti da gemme, pietre preziose, spezie. La capacità narrativa di Baudolino confeziona un vero e proprio “libro delle meraviglie” ad uso e consumo del Diacono, allietando le sue ultime settimane di vita.
Figure d’une balaine prise, & le depart d’icelle
Ambroise Paré, Les oeuures d'Ambroise Paré, conseiller, et premier chirurgien du Roy. Diuisees en vingt huict liures, auec les figures & portraicts, tant de l'anatomie que des instruments de chirurgie, & de plusieurs monstres, Reueues & augmentées par l'autheur. Quatriesme edition, Parigi, Gabriel Buon, 1585.