Ambroise Paré, Les oeuures d'Ambroise Paré (1585)
Ambroise Paré, Les oeuures d'Ambroise Paré (1585)

Baudolino capisce che animali comuni per lui possono essere stupefacenti per chi non li ha mai visti o non ne ha mai sentito parlare. Così, per divertire il malinconico Diacono Giovanni, narra «dei viaggi di San Brandano alle Isole Fortunate e come un giorno, credendo di approdare su una terra in mezzo al mare, fosse disceso sul dorso di una balena, che è un pesce grande come una montagna, capace d’ingoiare una nave tutta intera [...]» (cap. 31, p. 411). Baudolino continua il racconto:

 

«gli ho elencato le bestie prodigiose dei miei paesi, il cervo, che ha due grandi corna in forma di croce, la cicogna che vola di terra in terra, [...] la coccinella che è simile a un piccolo fungo, [...] la lucertola, che è come un coccodrillo, ma così piccola che passa sotto le porte» (cap. 31, p. 411-412).

 

E poi il cuculo, la civetta, l’ostrica, il falcone, seguiti da gemme, pietre preziose, spezie. La capacità narrativa di Baudolino confeziona un vero e proprio “libro delle meraviglie” ad uso e consumo del Diacono, allietando le sue ultime settimane di vita.

 

Figure d’une balaine prise, & le depart d’icelle

Ambroise Paré, Les oeuures d'Ambroise Paré, conseiller, et premier chirurgien du Roy. Diuisees en vingt huict liures, auec les figures & portraicts, tant de l'anatomie que des instruments de chirurgie, & de plusieurs monstres, Reueues & augmentées par l'autheur. Quatriesme edition, Parigi, Gabriel Buon, 1585.

Collocazione: 32. A. 56 / 2