
Il personaggio del romanzo maggiormente affascinato e attratto dal mondo del sottosuolo è il tassidermista Salon. Durante la visita al suo laboratorio-antro Casaubon, fra le molte meraviglie animali, ne incontra anche una bibliografica:
«Mi scossi, perché Salon stava parlando, e traeva una strana creatura da uno dei suoi scaffali. Sarà stata lunga una trentina di centimetri ed era certamente un drago, un rettile dalle grandi ali nere e membranose, con una cresta di gallo e le fauci spalancate irte di minuscoli denti a sega. “Bello vero? Una mia composizione. Ho usato una salamandra, un pipistrello, le scaglie di un serpente... Un drago del sottosuolo. Mi sono ispirato a questo...” Mi mostrò su un altro tavolo un grosso volume in folio, dalla rilegatura di pergamena antica, con lacci di cuoio. “Mi è costato un occhio della testa, non sono un bibliofilo, ma questo volevo averlo. È il Mundus Subterraneus di Athanasius Kircher, prima edizione, 1665. Ecco il dragone. Uguale, non le pare? Vive negli anfratti dei vulcani, diceva quel buon gesuita, che sapeva tutto, del noto, dell'ignoto e dell'inesistente...”» (cap. 78, p. 348).
In realtà la descrizione che viene data di questo Frankestein animale non assomiglia con precisione né al gallo con coda di serpente che vediamo in questa immagine, né agli altri esemplari illustrati nel paragrafo De Draconibus Subterraneis del volume di Kircher.
Athanasius Kircher, Mundus subterraneus in XII libros digestus. Tomus primus, Johannes Janssonius van Waesberge <1.> & Elizaeus Weyerstraten <1.>, 1665.