
Anche Bologna ha il suo pendolo. Si trova nella basilica di San Petronio, all’interno della cappella di San Michele Arcangelo. Venne installato nel 2005 da Federico Zucchelli, che preparò anche un modellino più piccolo a scopo didattico. Sotto il pendolo bolognese non si trova sabbia (essendo il pendolo sempre in moto, sarebbe impossibile leggere nella sabbia il mutamento del piano di oscillazione) ma un ripiano che permette di cogliere il movimento.
L’opuscolo da cui è tratta questa immagine, oltre a ricordare l’occasione e le motivazioni per cui venne installato il pendolo in San Petronio, ne spiega il funzionamento e ricostruisce, pur se in poche pagine, i momenti salienti che portarono all’esperimento di Foucault e ad altri successivi.
Attualmente il pendolo bolognese è smontato perché la cappella che lo ospita è sottoposta a lavori di restauro.
Giovanni Paltrinieri, Il pendolo di Foucault nella basilica di San Petronio, Bologna, Basilica di San Petronio, 2009.