Athanasius Kircher, Oedipus Aegyptiacus. Tomus tertius (1654)
Athanasius Kircher, Oedipus Aegyptiacus. Tomus tertius (1654)

Athanasius Kircher si occupò anche di studiare e interpretare i geroglifici egizi. Lo sa bene Agliè, che non solo custodisce l’Oedipus Aegyptiacus nella sua biblioteca privata, ma vuole anche dare a intendere - per alimentare la convinzione che lui sia il Conte di San Germano - di avere conosciuto Kircher di persona:

 

«Diotallevi accennò timidamente a toccare i volumi. “La prego,” disse Agliè, “è l'Oedypus Aegyptiacus di Athanasius Kircher. Loro lo sanno, fu il primo dopo Orapollo che tentasse di interpretare i geroglifici. Uomo affascinante, vorrei che questo mio fosse come il suo museo delle meraviglie, che ora si vuole disperso, perché chi non sa cercare non trova... Conversatore amabilissimo. Come era fiero il giorno che scoprì che questo geroglifico significava ‘i benefici del divino Osiride siano provvisti da cerimonie sacre e dalla catena dei geni’ [...]”» (cap. 47, p. 226).

 

Questa splendida tavola ha dimensioni 755x490 mm.

 

Athanasius Kircher, Oedipus Aegyptiacus. Tomus tertius, Roma, Vitale Mascardi, 1654.

Collocazione: 11. BB. V. 4