31 marzo 2022, 17:30
copertina di Giacomo De Maria (1760-1838)
Presentazione del volume di Antonella Mampieri Giacomo De Maria (1760-1838). Ediz. illustrata (Pàtron, 2020)
L'autrice ne parla con Otello Sangiorgi (Museo del Risorgimento di Bologna) e Stefano Grandesso (esperto della scultura dell'Ottocento).
 

Massimo esponente della scultura neoclassica a Bologna, Giacomo De Maria collega la tradizione plastica da secoli viva in città con il nuovo linguaggio canoviano, conosciuto direttamente a Roma. Il suo magistero presso la locale Accademia di belle arti formerà un'intera generazione di scultori alcuni dei quali, come Adamo Tadolini e Cincinnato Baruzzi, si perfezioneranno nello studio di Antonio Canova. Autore di un significativo gruppo di monumenti per il cimitero comunale, eseguirà vari progetti decorativi, dal frontone di villa Aldini a quello del teatro municipale di Ancona, dalle giovanili decorazioni di villa Spada e di palazzo Zambeccari "da S. Paolo" all'insieme monumentale dello scalone e degli atri di palazzo Hercolani. Padrone della tecnica della lavorazione del marmo secondo le pratiche dell'atelier canoviano, lascia nel gruppo grandioso della Morte di Virginia e nella Tomba Caprara le più alte espressioni della sua arte. 

Ingresso gratuito senza prenotazione. Per accedere è necessario essere in possesso del green pass rafforzato e indossare la mascherina FFP2 per tutta la durata dell'evento.