REPORT N. 93 - GDL LEGGEREZZA - UN GENTILUOMO A MOSCA DI AMOR TOWLES
Mercoledì 8 maggio 2024, ore 17.30
XCIII incontro del Gruppo di lettura Leggerezza
L'incontro odierno è stato preceduto, alle ore 16.30, dalla presentazione dei libri: Gardlén e La pioggia è finita di Serena Campi. Il GdL ha molto apprezzato la verve della giovane scrittrice, oltre che i temi familiari e l'ambientazione autenticamente bolognese dei due romanzi.
Per quasi tutti i lettori l'approccio a questo romanzo è risultato piuttosto faticoso, ma, mentre per alcuni il prosieguo si è rivelato una scoperta piacevolissima, per altri ha significato l'abbandono della lettura. Per tanti è un libro troppo, troppo lungo, troppo dispersivo, troppe digressioni, troppi elementi, troppa storia russa e sovietica ad irrompere nella narrazione, di cui tuttavia sorregge i fili.
Molto distanti, pertanto, i giudizi che ne emergono.
Sorprende come uno scrittore americano possa aver deciso di spendere le sue innegabili abilità in un soggetto così lontano dalla propria esistenza reale, nel quale si muove con assoluta disinvoltura. La scrittura è veloce, varia dal registro formale a quello intimista; ricca di citazioni e di immagini, esprime con la medesima competenza dolore e allegria; sa essere colloquiale e ricercata, ironica e comica.
L'ambiente del mitico Hotel Metropol di Mosca nei primi anni del Novecento, da cui fisicamente non si esce quasi mai per l'intera durata del romanzo, accoglie e osserva il dipanarsi delle venture sociali della neonata Repubblica Sovietica e delle sventure personali dei numerosi ospiti, stabili o di passaggio. Le sue pareti affrescate, gli alloggi squisiti con la mobilia raffinata, i locali di servizio enormi, ancorché spesso fatiscenti, e l'immensa sala da pranzo dal soffitto di vetro, sorvegliano il compiersi e il disfarsi di amori, amicizie, intrighi e tradimenti, cospirazioni e violenze.
Una pletora di personaggi, come lo chef pazzoide, il cameriere Andrej, il barbiere,l'Alfiere, splendida incarnazione del bolscevico ottuso e pedante, molto accuratamente dipinti, anche quelli minori, fa da contorno al gigantesco Aleksandr Rostov, conte decaduto, portatore di una strana sofferenza per aver subito una singolare condanna bolscevica, provato dall'essere stato confinato progressivamente dalla sua vasta tenuta di famiglia ad una sopportabile suite, infine alla stanza - o due - in soffitta, per una sola persona - o due -, comunque fornita delle sole poche cose indispensabili: il letto, il denaro occultato, i libri più amati e i bicchieri di cristallo. Ma non è certo tipo da rassegnarsi, e prende a percorrere infinite scale, reali e metaforiche. È lui il poliedrico elemento unificante, capace di rapportarsi con tutti, di diventare padre dolcissimo di una figlia non sua, instancabile istruttore di galateo, spia politica, capocameriere di ristorante, benché il lavoro proprio non si addica ad un nobile, si sa. È lui che, nonostante soffra il distacco dalle cose ancor più che dalle persone, si adegua ad inconsuete situazioni e nuovi rapporti sociali, da cui riesce a trarre serenità, straordinarie relazioni ed opportunità per il futuro, non solo suo. Inatteso, infatti, il finale del libro.
Piuttosto marginali le figure femminili, come la sarta Marina, l'artista Anna, che si rivelerà comunque un approdo sicuro, mentre un cenno a parte merita la piccola Nina, maestra di avventure e di vita, che col suo passepartout apre al conte prospettive insolite, in uno scambio impari solo per età.
Infine il Gruppo si sofferma sulle condizioni della Russia attuale e su una riflessione: gentiluomo non è colui che porta su di sé il marchio nobiliare ereditato, ma chi sa porsi nel mondo senza stupidi preconcetti, chi ha nobiltà d'animo innata, cioè generosità, classe ed eleganza naturale.
Termine dell'incontro alle ore 19.00
Per l’appuntamento di mercoledì 5 giugno 2024 alle ore 17.00 si leggerà:
La vita davanti a sé di Romain Gary
Per l’appuntamento di mercoledì 2 ottobre 2024 alle ore 17.00 si leggerà:
Q di Luther Blissett
Sofia Iaccarino