REPORT N. 92 - GDL LEGGEREZZA - COME UN RESPIRO DI FERZAN ÖZPETEK

Mercoledì 3 aprile 2024, ore 17.00
XCII incontro del Gruppo di lettura Leggerezza

   Attinge a piene mani dalle sue opere cinematografiche un Özpetek certamente più regista che
scrittore. Ci propone di fatto il soggetto per una sceneggiatura, focalizzato, come sempre nei suoi lavori, sulla magia di quelle ambientazioni che gli sono care.
   Da Roma ad Istanbul, da un anonimo appartamento alle infinite suggestioni della magica città
turca, costruisce una storia originale, un po' giallo, un po' intimista. Con l'espediente delle lettere, spedite e restituite al mittente, ricostruisce le dinamiche sotterranee del rapporto tra sorelle che si cercano, si aiutano, si ignorano, si ritrovano pur senza incontrarsi mai più.
   Lo stile dell'autore purtroppo risente di una quantità di luoghi comuni, è soprattutto visivo e descrittivo; alcune incongruenze sono evidenti.
   I suoi personaggi si muovono in una rappresentazione quasi impressionista, alla Boldini, contorni sfumati e nessuna analisi seria. Due sorelle. L'una, tutta istinto ed avventura, esprime la propria esuberanza passando da un uomo all'altro, dalla città affascinante di cui è innamorata a qualunque altro sito possa garantirle una parvenza di felicità e, naturalmente, l'oblio dell'oscuro passato, da cui è fuggita. L'altra, bella ma piuttosto insignificante e rancorosa, chiusa nel quotidiano residuo in cui è rimasta involontariamente imprigionata, coltiva ancora l'amore perduto fino ad un banale matrimonio, conveniente a mettere una pietra sul tragico accaduto, che l'ha legata fino alla morte a quella sorella che si rifiuta di riaccogliere. Forse sarebbe stato meno deludente che l'evento sotteso alla distruzione del loro rapporto fosse volontario e non casuale, inconscio, istintivo. Questa sorellanza rimane comunque un emblema delle ambiguità nei rapporti umani.
   Gli altri, gli amici romani dei padroni di casa, involontari spettatori di una recita a soggetto, sono piatti e superficiali, semplici comparse.
   Essenziale, invece, il tema della casa. Testimone degli eventi passati e presenti, la casa è punto nodale nella vita di chi l'ha vissuta cinquanta anni prima e di chi, inconsapevole e curioso, la affolla per caso nella serata-spazio della narrazione. Sulla vitalità delle abitazioni e la loro centralità nell'esistenza umana emergono nel Gruppo le considerazioni più emotive.
   Resta infine l'enigma dell'oggetto misterioso, quel raffinato portasigaretta turco che compare nella stazione di Roma nelle mani di una sconosciuta signora - ancora un esplicito richiamo da parte dell'autore di alcune scene iconiche del suo Harem Suare - e riappare dapprima nella tasca della inconsapevole prima sorella e alla fine nelle mani della seconda, che lo utilizza come fosse stato suo da sempre. È il filo conduttore della storia, è l'identificazione reciproca dell'una nell'altra, è simbolo dei legami ineluttabili? Enigma irrisolto.

Termine dell'incontro alle ore 18.45

*Per l’appuntamento di mercoledì 8 maggio 2024 alle ore 17.00 si leggerà:
Un gentiluomo a Mosca di Amor Towles

Per l’appuntamento di mercoledì 5 giugno 2024 alle ore 17.00 si leggerà:
La vita davanti a sé di Romain Gary

*l'appuntamento sarà preceduto, alle ore 16.30, dall'incontro con la scrittrice Serena Campi.

Sofia Iaccarino