REPORT N. 84 - GDL LEGGEREZZA - Fuoco e neve di Maurizio Garuti

Mercoledì 3 maggio 2023, ore 17.00
LXXXIV incontro del Gruppo di lettura Leggerezza
in Biblioteca Lame.
È presente l’autore.

   Un'emozione sincera pervade l'atmosfera di questo incontro. Mai in precedenza un libro aveva toccato così le corde più intime dei lettori presenti, che riferiscono l'impatto con questa storia con una valanga di ricordi sopiti, evocati da esperienze dirette o dai racconti dei propri vecchi. La dolorosa vicenda, autentica, di Eda Bussolari è ambientata nella bassa bolognese; quindi ognuno - con un paio di eccezioni - ha contezza dei luoghi e delle condizioni di vita nelle campagne nei primi anni Quaranta. L'aspra bellezza del paesaggio erompe da ogni pagina, esattamente come la fatica e il pericolo di vivere, all'epoca in cui ogni famiglia scavava ripari sotterranei sperando di sfuggire alle retate fasciste, mirate a rastrellare combattenti per la repubblica di Salò. L'aspetto delle case e dei campi e del lavoro contadino non si riducono a semplice descrizione, così come la donnina col biroccino, la botteguccia, l'osteriola, il barcaiolo, ma trovano stupefacente vivezza ed un ruolo essenziale negli eventi narrati in prima persona dalla protagonista, ormai novantenne, che si rivolge ad un interlocutore indefinito per intimare il monito che sta a cuore a chiunque abbia vissuto quella tragica stagione: non dimenticare! Mentre la neve cade inesorabile su tutte le parole.
   La crudele sorte dei due gemelli sovversivi, Antonio ed Armando, è mitigata dall'amore che permea tutto il racconto: dalla ingenua dedizione di Eda poco più che bambina alla sua capacità di adeguarsi anche ad un legame altro, all'emanciparsi dal compito di staffetta partigiana piuttosto incosciente col divenire donna capace di far fronte alla tragedia, di prendersi cura dell'intera famiglia, compreso quel suo padre tanto convinto della propria fede comunista quanto amaramente deluso dalla realtà russa, vista finalmente da vicino. Bellissimo il ritorno nei luoghi ormai scomparsi di un'infanzia ormai lontana.
   Una scrittura scorrevolissima e trascinante, colta ed elegante, è il pregio principale di quest'opera.
   C'è una tale levità nel rappresentare una storia di per sé tragica che sorprende: nessuna ricerca da parte dello scrittore dell'effetto garantito dalla sanguinosa violenza, nessun indulgere al mostrare le sofferenze o a scavare nelle pieghe delle interiorità, una prosa asciutta per capitoli brevi.
   «Sono i fatti e i comportamenti che ne derivano a rivelare il sentire dei personaggi» (e qui il commento di un lettore che si tratti di uno stile molto maschile) dichiara Garuti, pur confessando un suo coinvolgimento emotivo forte; l'andirivieni temporale tra la realtà storica e la narrazione contemporanea contribuiscono a dare un ritmo quasi musicale alla lettura. Rivela di aver l'abitudine di leggere a voce alta i suoi scritti. «Il linguaggio è il primo e più importante elemento da valutare nel giudicare un'opera».
   Dunque l'unanimità di consensi per questo romanzo nel Gruppo, che si interroga sulla necessità di portare i giovani, così refrattari e persi in modalità linguistiche quanto meno discutibili come quelle dei social o dei rapper, a conoscere e riflettere su eventi del genere per formarsi una coscienza civile e politica.
   L'Autore riporta infine particolari interessanti su alcuni dei suoi libri biografici e svela retroscena poco noti in letteratura sul sindaco Dozza, Padre Marella e Carlo Alberto Pizzardi. Ammette anche la sua insospettata vena comica nella satira sull'uso attuale della lingua italiana - neolatrina, secondo lui - e dà notizie di prima mano sui suoi ultimi lavori: La colpevole e Il caso Cianciulli. La saponificatrice di Correggio.
   Termine dell'incontro alle ore 19,00.

 

Per l’appuntamento di mercoledì 7 giugno 2023 alle ore 17.00 si leggerà:
Non avevo capito niente di Diego De Silva
Per l’appuntamento di mercoledì 11 ottobre 2023 alle ore 17.00 si leggerà:
L'amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez

Sofia Iaccarino