report 27 - gdl leggerezza - Dolores Claiborne di Stephen King

Mercoledì  11 gennaio  2017, ore 17.00
XXVII incontro  del Gruppo di lettura Leggerezza.
Saletta del piano terra – Biblioteca Lame. 

Questo romanzo è stato molto apprezzato da tutti i presenti, che ne hanno concluso la lettura senza difficoltà, anzi, con una netta sensazione di coinvolgimento ed una tensione mantenuta fino all’epilogo, anche per il testo molto scorrevole, benché si tratti di un unico lunghissimo monologo, senza capitoli né paragrafi, in cui le sole pause sono costituite dai rari discorsi diretti. L’unico elemento di disturbo, sul quale ci si sofferma a lungo, è la discutibile traduzione (di Sperling & Kupfer) che, dovendo trasporre in italiano una scrittura fatta di slang americano, dialetto del Maine e addirittura di parole mozze nel testo originale, ha compiuto una scelta poco condivisibile, dal momento che si è limitata a sopprimere completamente i congiuntivi.  Pur consapevoli della complessità dell’impresa, ci si chiede come sarebbe stata un’eventuale traduzione di Susanna Basso, egregia traduttrice dall’inglese per Einaudi, molto stimata dal nostro Gruppo.  Si osserva inoltre come il relativo film “L’ultima eclissi” sia altrettanto avvincente, ancorché tutto centrato sul rapporto madre-figlia, piuttosto implicito, invece, nel romanzo.  Si tratta di una scrittura molto figurativa e di una tecnica narrativa che, lanciando fin dal principio  domande che restano a lungo sospese, avvincono il lettore e in numerosi passaggi lo trascinano come fosse presente,  a scrutare nell’interno del pozzo, per esempio, al fianco di Dolores. Tipica suspence di King. Il libro, però, è del tutto anomalo in confronto agli altri dell’autore, solito a indugiare nella raffigurazione di situazioni cruente e violente o di feroci creature fantastiche; per questo non è propriamente un romanzo di genere e ha comportato un’ampia rivalutazione di Stephen King da parte di coloro che non lo avevano mai letto, per scelta (un po’ snob, ritenendolo pregiudizialmente un autore di cassetta), o per caso. Qui i mostri sono tutti interni. Per qualcuno è un romanzo didascalico, per qualcuno contiene delle forme favolistiche, poetiche, come nella bellissima descrizione degli occhi come finestre in una casa abbandonata... Il grande merito dello scrittore, uomo che dipinge una donna con sorprendente abilità, sta nell’aver saputo raccontare una straordinaria sequenza di battaglie psicologiche, della protagonista con se stessa, con Vera, con la figlia, col marito, con i compaesani, con i poliziotti, con un’esistenza non certo facile. Dolores, l’indistruttibile lavoratrice dalle mani rovinate, è amabile nella sua rudezza perché capace di tenerezza e complicità verso la sua insopportabile e detestata datrice di lavoro;  capace di brandire all’occorrenza un’arma improvvisata ma letale ed è capace di custodire un segreto per un tempo infinitamente pesante, salvo poi affrancarsi dal perenne senso di colpa, soprattutto agli occhi della figlia, nel suo interminabile crudo monologo teso a spiegare come sia stata costretta a fare la carogna. Il rapporto decennale tra le due opposte vecchie false nemiche – la signora di classe elevata, a sua volta donna molesta ed insincera, prigioniera dei suoi propri spettri di polvere, però così  generosa alla resa dei conti, e la sua illetterata domestica – è centrale nella definizione del temperamento  della Claiborne, autentica, senza orpelli intellettuali e di fatto dedita esclusivamente agli altri, al punto di spingersi a commettere,  e quasi  a reiterare,  un reato per amore, soltanto per amore. Un’assassina incredibilmente attraente, come la Modesta di Goliarda Sapienza. Questo romanzo potente ha suscitato numerose altre riflessioni : sull’adolescenza, sulla società americana priva di affettività e sempre pronta a risolvere i conflitti armandosi, sull’indulgere della stampaspazzatura ai particolari più ignobili, sulla reazione delle donne alla violenza maschile in tempi come i nostri, alle prese quotidianamente con un tale problema così grave. Il clima dell’incontro è stato quasi appassionato e come sempre, cordiale.
Per l’appuntamento  di  mercoledì 1 febbraio 2017  alle ore 17.00 si stabilisce di leggere: Accabadora di Michela Murgia.

Termine dell’incontro alle ore 19.00      

Sofia Iaccarino