Report n. 42 - GDL Leggerezza - Sottomissione di Michel Houellebecq

Mercoledì 3 ottobre 2018, ore 17.00
XLII incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Saletta del piano terra – Biblioteca Lame.

Un libro che divide anche il nostro GDL, come è effettivamente accaduto alla sua pubblicazione nel 2015, quando ha suscitato così numerose polemiche. Non brilla per stile e valore strettamente letterario, anche se qualcuno lo ha trovato molto ben congegnato, si riconosce comunque all'autore l'abilità di scegliere il romanzo, modalità vincente più di quella del solito saggio, per rappresentare un'ipotesi di società futura (imminente?) dominata da una gestione politica e sociale di matrice islamica in Europa.
Tra i presenti alcuni ne hanno tratto enorme fastidio, altri lo hanno trovato quanto meno interessante, se non davvero attraente e sconvolgente. La critica più aspra, quanto appassionata, addossa a Houellebecq la colpa di incarnare il tipico uomo di destra che attribuisce ai musulmani, con becera leggerezza, la responsabilità dello sfascio in atto e dell'eversione all'orizzonte. Non il minimo dubbio sul rapido conformarsi dell'intero mondo universitario o dell'universo femminile, sulla totale sottomissione.
Tutta l'opera è attraversata da situazioni affrontate con assoluta superficialità, non ci sono personaggi meritevoli di attenzione; anche gli eventi drammatici, come la conversione o la morte della madre, sono appena sorvolati. Se c'è un merito nello scrittore, è quello di aver saputo costruire un protagonista odioso sotto ogni punto di vista, nelle relazioni come nelle azioni. Un soggetto apatico, in fondo vile, che opera le sue scelte con un'indifferenza disarmante: nessuna convinzione da difendere, nessun principio da affermare; è il trionfo del pensiero utilitaristico, ha valore solo ciò che procura un vantaggio nell'economia del vissuto e delle tasche: quante mogli? quanto denaro? Alla fine l'omino - l'uomo senza qualità - si adegua, semplicemente.
Liquidate in due parole, come inutili e disturbanti, le troppe pagine sulla vita sessuale dell'autore, del tutto estranee alla finalità del libro, si rileva quanto siano prolisse le frequentissime citazioni da Huysmans, sconosciuto ai più. Il fulcro del romanzo sta nelle riflessioni storico-politiche dovute al rettore Rediger, quando il dialogo tra i due professori (a senso unico, in verità) analizza le cause e le conseguenze della disgregazione sociale della Francia attuale, che valgono per l'intero continente, e sfocia in un risultato univoco, non c'è alternativa. Colpisce l'aver rappresentato come la società musulmana, demolita la concezione usuale di comunità religiosa combattente e necessariamente violenta, possa proporsi con insospettata moderazione e come il potere sull'istruzione sia la sola via in grado di assicurare il compimento della visione globale che si voglia realizzare. Il tutto per una evidente provocazione nei confronti del lettore e della intera società europea.
Il dibattito si sposta sulla capacità dei nostri giovani di dar vita ad una opposizione che riaffermi i diritti e i ruoli consolidati da secoli di battaglie sociali e politiche, contro la tendenza strisciante ad adattarsi al sistema, in cui ci sono altri che pensano al tuo posto. L'incontro di uomini senza qualità permette la supremazia del pensiero forte sul pensiero debole.
Assodato che si tratti di una denuncia della disgregazione in atto di una società consumistica ed individualista che ha perso il senso di sé e di una provocazione deliberata, la domanda è quanto sia possibile nella realtà un tale scenario: sarà possibile solo se non si riuscirà a recuperare e proclamare i valori laici della cultura occidentale. Ultima considerazione: al potere l'uomo si sottomette sempre.
Il confronto su questo libro ha visto interventi molto vivaci, acuti e sempre corretti.
Per l’appuntamento di mercoledì 7 novembre 2018 alle ore 17.00 si leggerà:
Sei problemi per don Isidro Parodi di Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares
Per l’appuntamento di mercoledì 5 dicembre 2018 alle ore 17.00 si stabilisce di leggere:
La testa perduta di Damasceno Monteiro di Antonio Tabucchi

Termine dell’incontro alle ore 19.15

Sofia Iaccarino