REPORT N. 36 - GDL LEGGEREZZA - Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

Mercoledì 10 gennaio 2018, ore 17.00
XXXVI incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Saletta del piano terra – Biblioteca Lame.

La discussione parte dalla società americana del primo Novecento, che ha trovato in questo romanzo una delle sue più vivide rappresentazioni. Un po' sfondo e un po' protagonista, la folla di abitanti ricchi e sfaccendati di Long Island, senza alcuna distinzione tra antica aristocrazia (del denaro, beninteso) e parvenus, rivela, sotto un vistoso mantello di lustrini e paillettes, l'assoluta noncuranza per i problemi altrui e il disprezzo per le esistenze ben diverse della gente comune. Un tipo di società che, all'insegna dell'eccesso, annega nello champagne e nei balli alla moda la vacuità di una vita gestita dal vizio, provoca eventi addirittura mortali nella New York degli anni Venti, le cui strade sono in pieno fermento di costruzioni, commerci e andirivieni di esseri umani alla ricerca del successo nella nuova era industriale.
Su questo domina la figura di Gatsby, il giovane che appare, dall'alto del suo ruolo di anfitrione, come benefattore o tenero innamorato alla luce del giorno, mentre nel suo lato oscuro è di fatto un gangster dalle origini ignote. Proprio l'incessante alternarsi di luci ed ombre accompagna lo svolgersi della vicenda, così come la simulazione mantiene in uno stato di eterna confusione i rapporti; non si sa mai dove sia la verità. Un continuo scambio: di persone, di ruoli, di automobili, di responsabilità.
Coloro che circondano il padrone di casa sono, di volta in volta, cortigiani, creditori o servitori, oppure donne sempre frivole, amanti opportuniste, mogli calcolatrici - Daisy è senz'altro il personaggio più sgradevole - o ridicole comparse, raramente amici come l'unico sincero: Nick, il narratore.
La trama dell'opera in fondo è piuttosto banale, una crudele storia d'amore e di solitudine che si compie nel breve arco di pochi giorni, con frequenti feedback con lo scopo di spiegare comportamenti e situazioni. Un libro che comunica tristezza e per alcuni annoia, per altri non suscita emozioni, quel sentire spontaneo che colpisce, coinvolge e sconvolge.
Il tema centrale del romanzo è il sogno, come capacità di ricamare, disegnare una realtà interiore.
Tutto ruota intorno all'ostinazione di riportare indietro il tempo, di farsi restituire il passato. L'ingenuo Gatsby costruisce con i mattoni e la volontà, per sé e per la donna che desidera, la sua abbagliante illusione. La potenza del sogno. Idealista o semplicemente ambizioso, l'eroe romantico dà quanto di più non potrebbe per salvare la sua indegna amata. Nella tragica ricerca di persone che partecipino al funerale, appunto, sta la delusione del sogno. La luce verde sul molo infine si spegne. L'indifferenza vince la partita.
Nessun dubbio che l'elemento che fa di quest'opera un capolavoro riconosciuto della letteratura sia la forma; elegante e snella, raggiunge la vetta nelle descrizioni mai prolisse, magistrali per il paesaggio degli eggs, con espressioni agili e incisive per fotografare uno stato d'animo o estremamente profonde nel raccontare quanto si possa perseguire un sogno. Fitzgerald un Raffaello della scrittura.
Appunto sullo stile della narrazione si amplifica e deborda in mille rivoli il dibattito nel Gruppo.
Innumerevoli le riflessioni che suscita questo aspetto. Perché piace un libro? Il lettore è fruitore esterno o gode solo nell'identificarsi? La scrittura è pura tecnica o soltanto magico fluire di parole? La lettura deve arricchire, emozionare o insegnare? La bella scrittura è l'insieme di tutto questo. Si confrontano dunque i medesimi brani da traduzioni diverse e si legge la lettera che Fitzgerald scrisse all'amica Frances  Turnbull, nella quale le suggeriva, per diventare una scrittrice: "devi vendere il tuo cuore". Ed è sempre doloroso confrontarsi con le proprie emozioni più intime.
Suggestiva conclusione di un'animata serata di piacevole ed intenso incontro, come al solito.
Per l’appuntamento di mercoledì 7 febbraio 2018 alle ore 17.00 si leggerà:
Il giorno dei morti di Maurizio de Giovanni
Per l’appuntamento di mercoledì 7 marzo 2018 alle ore 17.00 si stabilisce di leggere:
"Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino

Termine dell’incontro alle ore 19,00

Sofia Iaccarino