REPORT N. 51 - GDL LEGGEREZZA - The Giver - Il Donatore di Lois Lowry

Mercoledì 2 ottobre 2019, ore 17.00
LI incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Saletta del piano terra – Biblioteca Lame.

Primo libro di una saga di ben quattro romanzi, è difficilmente classificabile; originariamente destinato ai ragazzi e perfino censurato alla sua prima uscita, è lontano sia dalla storia che dalla politica, propone un'utopia che è distopia, con elementi di fantascienza e fantapolitica. In fondo si tratta di una modalità narrativa finalizzata a portare i più giovani a riflettere sull'importanza dei sentimenti, delle emozioni, dell'esperienza, rappresentata dalla infinita mole di ricordi dell'umanità nella sua totalità.
Ancora una volta si manifestano opinioni discordanti per lo stesso libro: chi lo ha apprezzato per l'intuizione davvero originale e in qualche modo coraggiosa, chi lo ha denigrato perché non si è sentito attratto, al punto di non arrivare a terminarne la lettura. Lo stile molto semplice, e perciò molto scorrevole, certamente privilegia il contenuto sulla forma, d'altra parte risulta troppo poco coinvolgente. Non mancano pagine bellissime, soprattutto nel finale, ricco di tenerezza e pathos.
Il quesito centrale si può definire un po' banalmente come la scelta tra una società utopica, in cui l'estrema organizzazione costruisce una realtà priva di colori, di differenze e di desideri e la società vera, influenzata dalle azioni derivanti dal libero arbitrio dell'individuo. La prima garantisce il corretto funzionamento della comunità, a partire dalle famiglie, per aver eliminato gli errori e le sofferenze per legge, l'altra offre gioie e relazioni autentiche, ma provoca inevitabilmente disastri e tragedie. La regola contro la passione. Fino a che punto gli Anziani, peraltro qui decisamente valorizzati, almeno fino al Congedo (tema dell'eutanasia), possono imporre un'uguaglianza che ritengono il bene di tutti?
La società sterilizzata diventa violenza per se stessa, il potere non ammette disaccordo.
Si tratta pur sempre di una società molto ristretta perché si fa cenno ripetutamente ad un Altrove che esiste al di fuori di essa, e da cui provengono tanti ricordi del Donatore.
Nel romanzo c'è anche l'evidente critica a una tendenza sociale all'uniformità di comportamenti, per traslato al conformismo. Restano dei punti poco chiari, come l'azzeramento alla fonte dopo il passaggio dall'uno all'altro dei ricordi e la loro distribuzione a tutta la società ignara, nel caso in cui l'Accoglitore dovesse abbandonare la comunità.
Oltre al personaggio del sapiente Donatore, emerge la figura del prescelto: Jonas, non a caso un adolescente avido di vita e di esperienze, sente il bisogno di capire e di cambiare, dopo aver provato le prime emozioni e aver compreso per la prima volta la reale portata di alcune prassi (tema della selezione razziale). E quando comincia a correre dimostra di saper assumere su di sé la responsabilità del cambiamento. Un libro a tratti commovente e angosciante.
L'incontro si è svolto in maniera molto pacata e corretta, come sempre.

Per l’appuntamento di mercoledì 6 novembre 2019 alle ore 17.00 si è stabilito di leggere
La rivoluzione della luna di Andrea Camilleri
Per l’appuntamento di mercoledì 4 dicembre 2019 alle ore 17.00 si leggerà:
Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepulveda

Sofia Iaccarino