Report n. 69 - GDL Leggerezza - L'amante di Abraham B.Yehoshua

Mercoledì 3 novembre 2021, ore 17.00
LXIX incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Biblioteca Lame - sala atrio del primo piano.

Tre sono gli elementi acclarati in apertura di dibattito: non tutti sono riusciti a concludere il romanzo; si tratta di un libro che propone diversi livelli di lettura e tutto un mondo da scoprire; è scritto in maniera chiara e scorrevole. Lo stile è elegante, accurato, poetico, a tratti vi si coglie un ritmo musicale. Alcune descrizioni, del deserto oppure della Gerusalemme vecchia, sono suggestive.
Qualcuno, però, dissente perché non ne ha tratto la benché minima emozione. La scelta singolare di proporre in sequenza il punto di vista di ciascuno dei protagonisti, in prima persona, dimostra che ogni vissuto è unico, ma tale soggettività esasperata risulta anche noiosa, ripetitiva e non favorisce il lettore. Per tale motivo, per tutti i presenti, la prima metà del libro non è stata coinvolgente, a fronte della seconda, di gran lunga la più ricca ed interessante.
L'opera svela fin dal principio la solitudine e l'incomunicabilità tra i componenti di una famiglia israeliana in cui il problema di uno raramente è colto e condiviso dagli altri. Il tema dichiarato - la ricerca di un amante scomparso - presto si rivela essere soltanto il pretesto per un'escursione nelle continue guerre tra israeliani e palestinesi, costretti dalla altrui volontà politica a convivere in una terra che ciascuno considera propria per antica designazione, allo scopo di sottolineare le sostanziali diversità sociali delle due civiltà in perenne conflitto. Mentre è chiaro che gli ebrei non sanno nulla degli arabi, da questi ultimi affiora spesso una gran voglia di imparare, forse per conoscere meglio l'eterno nemico. In alcune situazioni emerge però lo stupore di capire chi sia l'altro, come quando il giovane apprendista scopre nel suo datore di lavoro "un uomo buono e stanco". L'autore, dunque, tenta di smontare i reciproci pregiudizi, che peraltro emergono continuamente da episodi quotidiani.
Non c'è un personaggio dominante. Adam è l'uomo attivo, concreto, che vive per il lavoro, ancorché non sia affatto attaccato al denaro, con buona pace dello stereotipo dell'ebreo affarista.
Grigia e senza slanci, persa in una gretta, inutile avarizia e impegnata a passare il tempo tra le sue carte, dopo la raccapricciante morte del figlio, la moglie Asya scompare tra le pagine del libro, esattamente come nella sua stessa casa. Altrettanto insignificante è Gabriel, l'amante, pavido opportunista, che è piuttosto propenso a lasciarsi trasportare dagli eventi, pertanto un insulso oggetto utilizzabile nei vari contesti. Molto più incisivi i personaggi giovani, come Dafi e Na'im, autentici nelle debolezze tipiche degli adolescenti e nel desiderio di sperimentare e oltrepassare i confini, come nel coraggio di farlo. Un cenno particolare merita Vaduccia, la bizzarra nonna sempre sul punto di tirare le cuoia, miracolosamente "risuscitata" e profondamente delusa dall'amato introvabile nipote, che, per quanto incessantemente all'erta nella difesa dei suoi beni, è dedita alla cura del suo insolito ospite.
Molto interessante la rappresentazione di una comunità di ebrei ortodossi. La discussione nel Gruppo si sposta infine sul tema del matrimonio con le sue infinite implicazioni.

Termine dell'incontro alle ore 19.00

Per l’appuntamento (alla presenza dell'autore)di mercoledì 1 dicembre 2021 alle h. 21.00 si leggerà:
"L'ora buca" di Valerio Varesi
Per l’appuntamento di mercoledì 12 gennaio 2021 alle ore 17.00 si leggerà:
"Le quattro casalinghe di Tokyo" di Natsuo Kirino

Sofia Iaccarino