REPORT N. 76 - GDL LEGGEREZZA - Il più grande uomo scimmia del Pleistocene di Roy Lewis

Mercoledì 8 giugno 2022, ore 17.00
LXXVI incontro del Gruppo di lettura Leggerezza in Biblioteca Lame, sala dell'emeroteca

Chi si aspettava un libro che provocasse delle gran belle risate è rimasto piuttosto deluso.
L'ambiente africano primitivo ha sempre il suo innegabile fascino - si evoca anche una lettura molto amata dal Gruppo: Ayla figlia della terra, di tutt'altro spessore - ma qualcuno si è chiesto quanto fosse necessario in letteratura un libro del genere. La gran parte dei presenti ha però apprezzato l'ironia inglese, che sta tutta nell'incongruenza del linguaggio, completamente sconnesso dalla realtà narrata, e il garbo malizioso e sottilmente irridente con cui vengono narrate parecchie situazioni divertenti, come la caccia alle donne altrui, durante la quale gli uomini fanno la loro consueta figura barbina, oppure la buffa, interminabile trattativa diplomatica con la popolazione avversaria.
C'è la vita di tre generazioni in questo romanzo: dall'uomo scimmia che vive ancora sugli alberi, alla banda di figli e nipoti ormai uomini quasi eretti, ciascuno dedito alle attività necessarie a sopravvivere,però anche a sperimentare nuovi strumenti ed abilità, fino al capofamiglia, che è il vero rivoluzionario della comunità, impegnata nella lotta incessante con gli animali per la sopravvivenza.
Piacevole la figura del vecchio zio Vania che, refrattario a qualunque innovazione, è una sorta di no-vax che non disdegna comunque di godere delle nuove scoperte, salvo tornarsene sui suoi saldi rami a brontolare sulla follia dei suoi discendenti. Altrettanto simpatico lo zio giramondo che ricompare improvvisamente e racconta le sue avventure di viaggio come se gli altri popoli e continenti (compresa l'America) fossero proprio dietro l'angolo, a parte i cinesi, naturalmente. Mentre le donne hanno un compito essenziale ma un ruolo tutto sommato marginale nella struttura sociale, il più coinvolgente è il personaggio del padre che, saldamente alla guida del suo gruppo, è un sognatore/precursore/profeta perennemente proiettato nel futuro e fa instancabile ricerca con risultati tanto strabilianti quanto disastrosi. E così, in nome del progresso, si sovvertono le dinamiche familiari, si distruggono le relazioni parentali e si arriva perfino a mettere in discussione il capo, per quella innata volontà nell'essere umano di dominare e sottomettere l'altro. A quanto pare non molto è cambiato dal Pleistocene ad oggi.
Il concetto prevalente nel romanzo è che l'evoluzione è subordinata alla condivisione del sapere, ma forse non era così inevitabile l'evoluzione dell'uomo scimmia... se solo certi esperimenti fossero risultati più pericolosi o devastanti. Ed è proprio inevitabile che il progresso implichi il parricidio? Probabilmente negli anni '60, quando è stata pubblicata l'opera di Lewis questo tipo di tematiche erano più dirompenti, cosa che ne spiegherebbe il grande successo.
Insomma, un libro riuscito a metà, che non ci ha spettinato dalla sorpresa!
Si chiude con una interessante riflessione riguardo al rilievo che per qualsiasi libro ha il nome e lo stile dell'autore rispetto al contenuto, quindi ci si sofferma sulle recenti, sempre più diffuse e molto discutibili modalità di autopubblicazione in una certa editoria non esattamente prestigiosa. E' assodato che questo fenomeno fa leva semplicemente sulla vanità del vastissimo stuolo di italiani scrittori.

Termine dell'incontro alle ore 19.00

Per l’appuntamento di mercoledì 5 ottobre 2022 alle h. 17.00 si leggerà:
Dossier Odessa di Frederick Forsyth
Per l’appuntamento di mercoledì 9 novembre 2022 alle ore 17.00 si leggerà:
Il Falcone maltese di Dashiell Hammett

Sofia Iaccarino