3 aprile 2014, 21:00

Il secolo d'oro dell'arte medievale bolognese | conferenza di Paolo Cova

Bologna era all'inizio del Trecento il luogo più bello e più libero del mondo. A dirlo è Francesco Petrarca, che qui era stato studente. Poi c'erano state lotte intestine, tentativi di dominio da parte di vari signori, tra cui i papi avignonesi. Fino alla peste nera del 1348, che ovunque fece strage e a Bologna si portò via più di 10.000 persone. Tra le brevi signorie che concludono il secolo d'oro del comune bolognese, quella del legato francese Bertrand du Puget (1327-1334) ha almeno il merito di aver portato il vecchio Giotto a Bologna, a decorare la cappella della rocca di Galliera, poi però precocemente distrutta, assieme al sogno del dominio papale. Il più grande artista del secolo influenzò senza dominare la piazza bolognese, in cui operano la particolare figura di Vitale degli Equi e la sua scuola.